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'Ndrangheta e droga a Crotone: 2 rinvii a giudizio e 53 abbreviati per l'operazione Golgota

L'operazione ha disarticolato le nuove leve della cosca Arena-Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto e del ceppo “pecorari” dei Mannolo di San Leonardo di Cutro

Il tribunale di Crotone

In due sono stati rinviati a giudizio; mentre è salito a 53 il numero degli imputati che hanno optato per il rito abbreviato (che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena).

Ieri s’è conclusa così l’udienza preliminare del procedimento scaturito dall’inchiesta della Dda di Catanzaro, “Golgota”, scattata lo scorso 10 febbraio. Il gup distrettuale Chiara Esposito, accogliendo l’istanza del pm Paolo Sirleo, ha mandato a processo Antonio Scerbo e Tommaso Mercurio, ambedue accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per loro il dibattimento inizierà il prossimo 3 marzo davanti al Tribunale di Crotone.

Invece, gli altri accusati che hanno scelto ieri il rito alternativo e si sono aggiunti agli altri sono: Alfonsina Giardino, Laura Guarino, Lucia Mirielli, Angela Nicastro, Ida Maria Scerbo, Nicola Perri e Marco Ignazio Zedda.
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L’operazione, che è stata una prosecuzione dei blitz “Jonny” e “Tisifone”, ha disarticolato le nuove leve della cosca Arena-Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto capeggiata da Salvatore Arena, detto Caporale, e del ceppo “pecorari” dei Mannolo di San Leonardo di Cutro, impegnati in un giro di spaccio e traffico di stupefacenti.

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