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Crotone, sott’accusa la gestione di “Akrea Spa”. I sindacati chiedono più investimenti

La vertenza della società controllata dal Comune che gestisce la raccolta rifiuti

C’è una critica alla «la gestione del personale» di Akrea (oltre 100 dipendenti), che «appare priva di una visione organizzativa»; poi si citano le due isole ecologiche che continuano a versare «in condizioni igienico-sanitarie allarmanti» e si sottolinea anche la condizione dei mezzi definiti «obsoleti» che non fanno altro che mettere «a rischio la sicurezza dei lavoratori». È lungo l’elenco delle doglianze che Cgil, Cisl, Uil e Flaica Cub hanno messo in fila per dire tutto quello che non va nella conduzione dell’azienda – controllata dal Comune - che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani e differenziati nella città capoluogo. Una serie di criticità che hanno spinto gli stessi sindacati a chiedere all’ente di mettere mano al portafoglio per «investimenti in termini di personale e mezzi», così da consentire ad Akrea di «diventare una società solida e competitiva». Questa la richiesta delle quattro sigle sindacali che si dicono pronte a proclamare lo stato di agitazione, e a seguire anche altre azioni di protesta, se entro nove giorni l’azienda presieduta da Gianluca Giglio e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Voce, in qualità di socio unico, non forniranno loro «una visione chiara, sia sul piano organizzativo che economico» della partecipata.

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