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Vibo, nuovo ospedale. Corsa contro il tempo

Tavolo tecnico in Prefettura per fare il punto sugli interventi e sulle autorizzazioni da ottenere

Nuovo giorno e nuovo tavolo per il nuovo... ospedale che di nuovo dopo diciassette anni conserva solo l’aggettivo. Ed è, infatti, una storia vecchia quella che riporta lungo l’ex Statale 606 dove, dopo la posa della prima pietra nel 2004, il tempo sembra essersi fermato. Un tempo che, però, non vuole che sia passato inutilmente il prefetto Roberta Lulli che dal suo insediamento la strada l’ha indicata. Ha detto subito chiaramente che la data indicata dalla compianta presidente Santelli per il termine dei lavori nel 2023 era ormai slittata ma, allo stesso tempo, ha invitato tutti ad assumersi le proprie responsabilità. E così dopo il vertice nella sede romana della Regione – al quale si sono collegati in videoconferenza lo stesso prefetto e il procuratore Camillo Falvo – è proprio dagli impegni che ieri si è inteso ripartire nelle sale dell’Ufficio territoriale del Governo, dove già è stata fissata anche la data per il prossimo incontro il 10 gennaio.

Impegni che passano dai nuovi nodi che si sono aggrovigliati intorno a quella che rappresenta la più grande opera del territorio – in termini di investimenti e di risposte alle aspettative di salute della comunità – e che riguardano in primis i lavori sul fosso Calzone – con cui si intersecano le diverse responsabilità tra Provincia e Regione, così come sulla presenza di Rfi – e non di meno sulle autorizzazioni che il Ministero della Sanità dovrà concedere, considerato che tra intoppi, rinvii e ulteriori interventi, si è reso necessario rivedere il progetto esecutivo e, dunque, i costi, con un nuovo piano economico-finanziario.

In particolare, per quanto riguarda la messa in sicurezza e l’“imbrigliatura” idraulica del fosso Calzone – il cui cantiere ha spiegato il procuratore Falvo sarà dissequestrato solo ad opere concluse – il presidente della Provincia Salvatore Solano ieri ha illustrato lo stato dell’arte, con la nomina del Rup e l’impegno a terminare le opere e collaudarle, chiudendo parte dell’intervento. Parte, perché è qui che si è “inserito” l’ulteriore problema legato a Rfi e, in tal senso, Provincia e Regione insieme all’azienda valuteranno a breve i lavori del sottopassaggio da eseguire.
Una questione sulla quale, comunque, non sono mancate le garanzie del presidente della Regione Roberto Occhiuto – presente alla riunione insieme al sub commissario col. Maurizio Bortoletti – che non sembra avere dubbi sulla realizzazione dell’opera e che per questo ha inteso ringraziare il prefetto Lulli per avere convocato il tavolo.

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