File di macchine parcheggiate ovunque e file di utenti in attesa del tampone al pre-triage. È l'immagine di routine del Pronto soccorso dell'ospedale cittadino, "Giovanni Paolo II", preso d'assalto nell'ultimo weekend. Il fatto che ogni utente prima di poter entrare in ospedale e farsi visitare dai medici, debba fare un tampone, allunga ancor di più i tempi di attesa e provoca non pochi disagi a chi è in attesa. Ma di fondo, conseguenza del caos che si è visibilmente venuto a creare è la carenza di personale: la struttura non è mai stata rimessa in sesto dotandola dell’adeguato numero di medici e operatori sanitari. «Il problema è sorto soprattutto nelle ultime due giornate – sottolineano dall'associazione “Malati Cronici”, che è quotidianamente impegnata nel denunciare i guasti della sanità lametina ma anche nel fornire vicinanza e informazioni utili agli utenti spesso spaesati –. Le file del pre-triage sono diventate davvero lunghe, con ore e ore di attesa fuori al freddo per gli utenti, fra cui molti con patologie rilevanti». Disagio che si acutizza quando a recarsi in ospedale sono ormai diverse persone: c'è chi arriva per una visita, chi in preda a un dolore cardiaco, chi a seguito di un incidente, tutte situazioni ordinarie e tipiche di un pronto soccorso ma che, in vista della lunga attesa, rischiano di trasformarsi in qualcosa di irreparabile.
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