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Meno morti sulle strade italiane ma non sulla Statale ionica 106

Nel 2020 incidenti e decessi in percentuali più alte rispetto al resto del Paese

La statale 106, ribattezzata “la strada della morte”, è la quinta strada più pericolosa d’Italia, nonostante i mesi di lockdown. Se a livello nazionale sono diminuite le morti da incidenti stradali, legate alle limitazioni della circolazione per contenere il contagio, soprattutto nel 2020, la statale ionica, invece, ha fatto registrare incidenti e decessi in percentuale più alte rispetto al resto d’Italia, nonostante vi sia stata comunque una diminuzione sia di incidenti (-37%) che di morti (-28%). I dati sull’incidentalità, rilevati da Aci nel 2020, mettono in evidenza che la vera diminuzione di incidenti stradali c’è stata proprio lo scorso anno, a seguito delle restrizioni durante il lockdown che ha conseguentemente limitato gli spostamenti. Nei mesi di marzo e aprile, infatti, si è registrato il minor numero di incidenti, mentre la situazione nuovamente cambiata a luglio, agosto e settembre. Rispetto alla tendenza nazionale, tuttavia la statale 106 ha registrato tassi di incidentalità più alti.

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