Catanzaro, Anna “vittima” del turismo da bisturi. Ha rischiato di morire per una plastica

Una moda che va avanti da molti anni e che non smette di trovare adepti è il “bisturi trip”. Brasile, Argentina, Thailandia, Nord Africa, Croazia, Ucraina Tunisia, sono i paesi presi di mira da coloro che vogliono sottoporsi a interventi di chirurgia plastica, lontano da occhi indiscreti, risparmiando qualche soldo. Eppure, questi viaggi nascondono rischi non indifferenti. Lei si chiama Anna (nome di fantasia) ha 26 anni e vive con una di quelle famiglie disposta a tutto pur di ridare la felicità alla figlia. Da ragazza obesa, Anna si sottopone ad una dieta ferrea che, se da una parte le aveva fatto perdere molti chili, dall'altra le aveva lasciato una pelle cascante e antiestetica. «Dopo tanti sacrifici per dimagrire, non volevo avere vergogna del mio corpo – ci racconta la donna-». E così è iniziato il viaggio di Anna da un chirurgo estetico all'altro in giro per l'Italia. «I costi non andavano al di sotto dei 10mila euro, troppi per le mie tasche. Mio padre mi voleva accontentare chiedendomi un po' di pazienza per riuscire a mettere insieme quella cifra che mi avrebbe cambiato la vita». Ma di pazienza Anna non ne ha avuta. E così, parlando con degli amici, è venuta a conoscenza di una chirurga estetica parigina che operava in una clinica extra lusso in Tunisia.