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Azienda unica a Catanzaro, settimana decisiva

In Consiglio regionale la proposta di legge sull’integrazione tra “Mater Domini” e “Pugliese-Ciaccio”

Uno scorcio del Policlinico universitario di Catanzaro

L’integrazione delle Aziende ospedaliere del capoluogo di regione riprende quota sospinta da una proposta di legge, avanzata direttamente dal presidente del Consiglio regionale, che dopodomani sarà discussa in aula. Dopo l’incontro avuto con il presidente della Giunta, Roberto Occhiuto, e i rettori delle tre università calabresi, dunque, Filippo Mancuso ha tenuta alta la guardia passando dalle parole ai fatti e depositando un documento in sei articoli e corredato da una corposa relazione che punta proprio all’unificazione dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”. Sulla scia di una votazione imminente e di un countdown che dà nuova corda all’orologio di una sfida antica e complessa, insomma, la legislatura si apre ponendo al centro del suo mandato proprio le dinamiche sanitarie dei Tre colli. Il sogno sanitario per eccellenza del capoluogo di regione torna così di scena e, dopo le battaglie condotte sul tema dall’ex consigliere regionale Arturo Bova, ricomincia a dettare i tempi di una fusione mai concretizzata che però stavolta, se tutto va come il numero uno di Palazzo Campanella vorrebbe, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge dovrebbe vedere definiti i rapporti tra la Regione e l’Università Magna Græcia per quel che concerne le attività integrate di didattica, ricerca e assistenza.

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