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Vibo, il processo ordinario Petrolmafie inizia con istanze di ricusazione ed astensione

La Procura ricusa il presidente del collegio giudicante che a sua volta chiede di astenersi

Così come accaduto per Scott Rinascita, anche per il blitz Petrolmafie spa – praticamente una costola della maxi-inchiesta – la Procura distrettuale ha depositato istanza di ricusazione del giudice Tiziana Macrì (presidente del collegio giudicante) la quale ieri, nel corso della prima udienza con rito ordinario davanti al Tribunale di Vibo, ha comunicato di aver presentato a sua volta richiesta di astensione che è stata però respinta dal presidente del Tribunale Antonio Di Matteo. Comunque sia in attesa che sulla questione si pronunci la Corte d’Appello di Catanzaro, ieri è stato aperto il dibattimento con le richieste di prova. Intanto il Tribunale ha rigettato tutte le eccezioni preliminari sollevate dalle difese degli imputati che hanno riguardato omesse notifiche, ma anche la competenza territoriale al Tribunale di Locri, nel senso che in base a quanto emerso dal processo Crimine il fulcro ideativo della ’ndrangheta unitaria sarebbe Pols. Comunque, le eccezioni relative alle nullità sollevate, se ben documentate, potranno essere ripresentate. Nella prossima udienza, fissata per il 21 dicembre, la pubblica accusa dovrà inoltre depositare l’elenco delle intercettazioni. Un passaggio obbligato per poter conferire l’incarico al Ctu e, quindi, procedere con la trascrizione delle stesse. Inoltre, eventuali integrazioni relativamente alle intercettazioni da trascrivere dovranno essere richieste nella prossima udienza, ma sempre dopo che il pubblico ministero ha depositato l’elenco.

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