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Monterosso, la tutela si muove dalla costa alla montagna

Dopo il mare, dito puntato sul parco eolico

La faggeta di Monterosso Calabro

Tutela ambientale, dal mare alla montagna. Infatti, mentre sulla fascia costiera vibonese l’imperativo categorico è di riuscire a mettere un freno all’inquinamento marino, nell’entroterra la battaglia diventa anche di salvaguardia della montagna. A suonare la sveglia la comunità di Monterosso che, nel corso di un incontro pubblico indetto dall’Amministrazione comunale, ha espresso un’opposizione decisa alla realizzazione del parco eolico. Il sindaco, Antonio Giacomo Lampasi, ha spiegato ai cittadini lo stato attuale del progetto (alla Regione, in fase di autorizzazione unica ambientale), ribadendo la forte contrarietà del Comune all’installazione delle pale eoliche nella montagna monterossina. Il progetto, ora in capo alla Rwe Renewables srl, prevede infatti tre aerogeneratori ultramoderni (alti circa 200 metri ciascuno) nel cuore della splendida faggeta di Monterosso Calabro, sul Monte Coppari: l’impianto coinvolgerà anche i territori di Polia, Capistrano, San Vito sullo Ionio, Jacurso e Cenadi con le opere accessorie. L’avvocato Maurizio Fernando Teti, che collabora con il Comune di Monterosso, ha illustrato le criticità che la creazione dell’impianto comporterebbe al territorio: «Avremo danni paesaggistici, ambientali e di consumo del suolo, a fronte di nessun beneficio», mentre Lampasi ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di difendere la faggeta. «Siamo un paese ambasciatore dell’ecosostenibilità – ha affermato – siamo balzati alle cronache nazionali e internazionali per le meraviglie paesaggistiche che il nostro territorio vanta, non possiamo e non intendiamo consentire che la nostra montagna venga “sventrata”dalle pale eoliche». Sulla stessa scia il Wwf Vibo-Valle dello Stilaro e Kalabria Trekking.

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