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Le piazze di spaccio delle cosche di Lamezia, in Appello decise tre assoluzioni

Sentenza di secondo grado per l’inchiesta Dioniso

Le palazzine popolari di “Ciampa di Cavallo” a Lamezia Terme

Due condanne e tre assoluzioni, questa la sentenza emessa ieri dalla Corte d'Appello di Catanzaro (presidente De Girolamo e a latere, Scuteri, Maiore), per i 5 imputati giudicati con rito ordinario nel procedimento penale contro la criminalità organizzata lametina nato dall’operazione “Dioniso”. Il processo era nato dall’operazione che, nel gennaio del 2017, aveva portato al fermo di numerose persone ritenute vicino o appartenenti alla cosca di ‘ndrangheta lametina dei Cerra-Torcasio-Gualtieri e particolarmente attivi nello spaccio di droga in città.
La Corte d’Appello, in riforma della sentenza di primo grado del tribunale di Lamezia emessa nel luglio 2020, ha oggi assolto Antonio Gatto, già assolto dal reato associativo (condannato in primo grado alla pena di 4 anni e 6 mesi), perché il fatto non sussiste in relazione al capo 332, e perché il fatto non costituisce reato in relazione al capo 333 (difeso dall'avvocato Salvatore Cerra). I giudici hanno assolto anche Angela Gatto, dal reato di cui al capo 333, (condannata in primo grado a 2 anni), perché il fatto non sussiste. In primo grado, inoltre, era già stata assolta dal reato associativo, (è difesa dall'avvocato Antonio Larussa). Assolto infine Franco Franceschi, (condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi), dal reato di cui al capo 277, per non aver commesso il fatto (difeso dall'avvocato Paola Bilotti). Per Roberto De Fazio la Corte ha fatto cadere alcuni reati per non aver commesso il fatto ed escluso l’aggravante mafiosa con riferimento ad alcuni reati e ha però confermato la condanna in primo grado a 13 anni e 4 mesi (è difeso dall’avvocato Antonio Larussa). I giudici hanno, poi, confermato la condanna di (13 anni e 4 mesi in primo grado), che era stata inflitta a Peppino Festante (difeso dall’avvocato Nicola Veneziano). Altri 40 imputati sono stati giudicati con il rito abbreviato e nell’ottobre 2020 è stata emessa la sentenza d’Appello con cui sono state rideterminate alcune pene. Con questa operazione le forze dell’ordine avevano smantellato le tre piazze di spaccio della cosca Cerra Torcasio Gualtieri: su via Trempa, nel quartiere Capizzaglie e nell’assembramento di case detto “Ciampa di cavallo”.

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