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Lamezia, ancora tagli del nastro nell’area ex Sir. Occasione concreta o scatola vuota?

La zona industriale è al centro di molti progetti istituzionali

I progetti non mancano, i tagli di nastri nemmeno. Ciò che il territorio offre, però, è sotto gli occhi di tutti e le parole sprecate tra convegni e conferenze difficilmente ne cambieranno la sostanza. L’area industriale continua ad essere al centro di un’attenzione istituzionale che certamente lascia ben sperare, ma va anche rilevato che i frutti, finora, non si sono visti. L’ultima inaugurazione si è tenuta nei giorni scorsi: autorità civili e religiose hanno tenuto a battesimo il «Centro Servizi per le Imprese». A cosa servirà lo ha spiegato, tra gli altri, un esponente del governo Draghi che era presente, la sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci: «Offrirà alle aziende spazi e servizi per svilupparsi, fare rete e aprirsi anche ai mercati esteri. Sarà un volano per le nostre realtà imprenditoriali e per tutto il territorio». Le aziende, dunque, avranno a disposizione «un polo per l’internazionalizzazione con spazi espositivi e showroom, un polo formativo multimediale, sale e uffici attrezzati per il coworking e commercio elettronico, sale convegni e uno sportello unico per la certificazione». Il Centro Servizi, stando a quanto asserito, favorirà insomma «lo sviluppo di tutta la zona industriale di Lamezia Terme sul piano economico e turistico, rafforzando la vocazione dell’area quale centro logistico e produttivo». Su questo si basa lo sbandierato «Patto istituzionale» che ha come scopo la realizzazione del «Masterplan di Sviluppo dell’Area 2021-2027» che comprende tutti i progetti per la zona industriale che al momento sono però solo sulla carta.

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