Le luminarie illuminano a giorno le strade, la gente invade il centro storico cittadino muovendosi per vicoli e vie. Si respira aria di festa ovunque si vada, ovunque s’arrivi con lo sguardo. È Natale, ma non per tutti. È Natale, ma non per i tropeani.
Sul loro volto non alberga l’allegria. La tragica morte di Giovanni Bozzolo avvenuta a Fossoli di Carpi, in provincia di Modena, l’antivigilia di Natale, continua a seminare sgomento e tristezza. La città, l’amministrazione comunale, gli amici, i parenti, continuano a stringersi attorno a papà Vittorio, alla mamma Angelina e agli due fratelli. Il loro immenso dolore ormai appartiene a tutti. Le feste passano in secondo piano, nessuno apre le porte all’allegria. In un clima di siffatta mestizia, la città si prepara a riabbracciare la salma del suo giovane figlio che lascerà l’Emilia non appena la magistratura lo consentirà. «Sino ad oggi – afferma il papà della vittima a tutti noto per la sua attività di fotografo – non abbiamo notizie dettagliate. Probabilmente, bisognerà aspettare domani mattina (oggi, ndr) per avere il nulla osta che ci consentirà di riportare Giovanni a casa».
E non ci sono novità neppure sulla dinamica del triste evento. «Tutta l’area interessata – aggiunge papà Vittorio – è sottoposta a sequestro; impossibile avvicinarsi, impossibile provare a capire. Le indagini, comunque, sono in corso e non appena saranno concluse faremo richiesta di accesso agli atti». Alla fine, comunque siano andate le cose, il dato ineluttabile è uno e uno soltanto: Giovanni non c’è più. Un destino senz’anima l’ha travolto nel momento in cui il suo cuore trepidava per l’imminente ritorno nella sua terra.
Nel garage, dove il filo della sua giovane vita s’è improvvisamente spezzato, con l’aiuto di un amico, stava facendo una sistematina e una messa a punto generale alla sua R4 acquistata da poco. Probabilmente, nel corso della notte o sul far dell’alba avrebbe imboccato l’autostrada per fare rotta verso la Calabria. La malasorte, invece, ha disposto diversamente e oggi due comunità sono in lutto.
Il dolore dell'Istituto dove lavorava
A piangere la scomparsa di Giovanni, infatti, non c’è solo Tropea, ma anche Fossoli, dove il ragazzo aveva trovato casa in un condominio, e il liceo scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi dove prestava servizio dallo scorso settembre in virtù di una nomina annuale. Sul sito dell’Istituto campeggia una nota listata a lutto in cui dirigente scolastico, docenti, alunni e personale Ata esprimono tutto il loro profondo cordoglio. «Non ci sono parole – si legge nel testo – per descrivere lo stato d’animo in cui noi tutti versiamo. Giovanni lo abbiamo avuto con noi per pochi mesi, resterà per sempre nella nostra memoria. Lo porteremo nei nostri cuori per i suoi modi gentili e il sorriso nascosto sotto la mascherina».
Ed è così, garbato e sorridente, che tutti vogliono ricordare Giovanni, giovane docente di matematica partito dal profondo Sud per inseguire e realizzare il sogno dell’insegnamento. Un sogno che la terra natìa, probabilmente, non avrebbe potuto esaudire nei tempi voluti dallo sfortunato ventisettenne. L’anno scorso aveva prestato servizio a Cecina (in Toscana). Il suo obiettivo era quello di accumulare punteggio per un posto stabile.
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