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Tropea, l'addio al prof morto a Carpi: "Giovanni, conoscerti il più bel regalo"

Centinaia di persone, questa  mattina a Tropea, si sono strette alla famiglia del prof. Giovanni Bozzolo, il docente di Matematica morto in seguito all’esplosione della sua auto avvenuta a Fossili di Carpi, in provincia di Modena dove si trovava per motivi di lavoro. Al funerale hanno partecipato, oltre ai familiari con i genitori Angelina e Vittorio, anche gli amici che con lui hanno condiviso gli anni più belli dell’adolescenza vissuti nella spensieratezza e nell’impegno scolastico. Fra i più commossi, il sindaco di  Nino Macrì il quale fin dal giorno della tragedia avvenuta nel comune emiliano, ha manifestato tutto il suo dolore e la vicinanza alla famiglia Bozzolo tra le più conosciute e stimate della cittadina turistica.
Il primo cittadino, presente alla celebrazione del rito funebre, ha affermato: "Giovanni era un ragazzo in gamba, amato da tutti per la sua bontà e la crudele sorte ci stringe il cuore. Le parole servono solo a unirci nella condivisione del dolore con il desiderio di rappresentare la nostra vicinanza al suo papà Vittorio e alla sua mamma Angelina e a tutta la sua famiglia. La città soffre e abbraccia Giovanni che resterà sempre nei nostri cuori".
Toccante anche il ricordo tracciato dall’assessore ai Servizi sociali Annunziata Pensabene la quale ha voluto partecipare alla straziante celebrazione avvenuta nella chiesa dell’Annunziata  di Tropea. "Un grande dispiacere – ha commentato l’amministratrice – pervade il cuore di tutta la nostra comunità che ha perso un suo figlio illustre amato da tutti per la sua semplicità e il suo impegno. Resterà sempre nei nostri ricordi. Non possiamo dimenticare un nostro giovane professionista che si è trasferito in Emilia Romagna per trovare lavoro".
Giovanni si trovava a Fossili di Carpi dove insegnava matematica nel Liceo scientifico “Manfredo Fanti”. La sua tragica morte ha scosso non solo la città di Tropea, dove è nato e cresciuto, ma anche il  modenese dove si era trasferito da qualche mese per insegnare in una scuola superiore. La bara del giovane insegnante era arrivata in città ieri  sera. Per tutta la notte è stata vegliata nella chiesa dell’Annunziata che si trova accanto al cimitero.
Anche i suoi colleghi di lavoro hanno voluto manifestare tutto il loro dolore per la perdita di Giovanni. "Lo abbiamo avuto – hanno sottolineato –  con noi solo per pochi mesi. Sarà molto difficile dimenticare una persona perbene come lui. Pochi mesi di conoscenza sono bastati per lasciare una traccia indelebile nel nostro cuore.  Vogliamo ricordare i suoi modi garbati e il suo impegno costante nell’attività didattica che svolgeva con grande professionalità".
Nel giorno del funerale è arrivata una lettera toccante, da parte di una collega e amica, ai genitori dell’insegnante Vittorio e Angelina. Nella missiva carica di dolore la collega ha ricordato il suo rapporto speciale con Giovanni. "La tua voce – si legge nella lettera – mi risuona come una dolce musica di sottofondo. Chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarti sa che sarebbe stato impossibile non volerti bene. Eri un ragazzo eccezionale, un’anima pura. Nei pochi mesi che ti ho conosciuto ti ho visto affrontare la vita con un grande sorriso, in ogni occasione, persino nei momenti di stanchezza o difficoltà. Avevi un cuore d’oro. Il destino è stato ingiusto con te. Ti eri appena affacciato al mondo del lavoro,  dopo tanti anni di studio e di sacrifici. Eri così contento di poter insegnare quelle materie che tanto amavi. La dedizione che mostravi non aveva eguali. Conoscerti è stato il regalo più bello che la vita potesse farmi. La tua amicizia mi ha arricchita tanto. Sono una persona migliore grazie a te. So veglierai su di me e che mi darai la forza di andare avanti e non mollare mai".
Il docente è morto carbonizzato il 24 dicembre scorso inseguito all’esplosione della sua autovettura. accanto a lui si trovava un suo amico che ora lotta tra la vita e la morte in ospedale con ustioni gravissime. La tragedia si era verificata in via Mar Tirreno a Fossoli di Carpi.

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