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Vibo Valentia, il fallimento delle società del gruppo Mancini. In dieci rischiano il processo

Dovranno comparire davanti al gup, Francesca Del Vecchio, il prossimo 31 marzo. Nei loro confronti l’ipotesi di bancarotta fraudolenta. Al centro della vicenda il fallimento delle società del gruppo Mancini, storici imprenditori turistici vibonesi che con le loro attività hanno segnato un’epoca. Secondo le ipotesi investigative sarebbero state distratte da quattro società ingenti risorse finanziarie per circa quindici milioni di euro.

In particolare al centro delle indagini il fallimento della “501 hotel spa, la “501 hotel gestione srl”, la Phoenices general trades srl” e la ”Onda verde mare srl.
Dieci gli indagati per i quali la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta di Sergio Casati, 59 anni (componente del consiglio d’amministrazione della 501 hotel spa e presidente del Cda di 501 gestione srl), Giovanni Mancini (componente del Cda della 501 hotel spa); i commercialisti Luigi De Paola, 81 anni di Milano; Teresa Malfarà Sacchini, 63 anni, di Sant’Onofrio e Giuseppe Paparatto, 52 anni, di Ricadi (tutti componenti del collegio sindacale). Richiesta di rinvio a giudizio anche per Saverio Maria Mancini, 56 anni, residente a Milano (amministratore unico della società Onda verde mare srl); interessati anche i commercialisti Paolo Silva, 57 anni di Piacenza, Pier Angelo CampiAngelo Sabatino, 56 anni, e Isabella Lo Riggio di 55 (presidente e componente del collegio sindacale).

Condotte fraudolente che per Procura e Guardia di Finanza di Vibo, avrebbero avuto un unico filo conduttore, nell’ambito di una gestione finalizzata al depauperamento delle risorse economiche, a cui avrebbero dato origine due imprenditori (oggi deceduti) i nomi dei quali sono stati per tantissimi anni il punto di riferimento del mondo turistico calabrese: i cugini Giuseppe Mancini e Saverio Mancini. Dovranno comparire davanti al gup, Francesca Del Vecchio, il prossimo 31 marzo. Nei loro confronti l’ipotesi di bancarotta fraudolenta. Al centro della vicenda il fallimento delle società del gruppo Mancini, storici imprenditori turistici che con le loro attività hanno segnato un’epoca. Secondo le ipotesi investigative sarebbero state distratte da quattro società ingenti risorse finanziarie per circa quindici milioni di euro. In particolare al centro delle indagini il fallimento della “501 hotel spa, la “501 hotel gestione srl”, la Phoenices general trades srl” e la ”Onda verde mare srl.

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