Il tre gennaio del 1901 nasceva don Francesco Mottola, proclamato Beato il 10 ottobre scorso alla presenza del cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione delle Cause dei Santi.
In suo ricordo stasera, alle 17, nella Concattedrale di Tropea si svolgerà una celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Attilio Nostro. A don Francesco Mottola si devono la fondazione della famiglia degli oblati e delle oblate del Sacro Cuore. Un impegno sulle vie della fede senza pause e senza distrazioni dal quale emerge.
La sua ordinazione sacerdotale risale al 1924, ma a soli 41 anni nel pieno del conflitto della seconda guerra mondiale, don Mottola venne colpito da una paralisi che lo privò dell’uso della parola ma non della forza dirompente che aveva dentro di dare conforto e aiuto ai tanti poveri di quegli anni così bui, dove spesso gli ultimi venivano abbandonati al loro destino.
Il sacerdote svolse anche le funzioni di penitenziere della locale cattedrale, di rettore del seminario, di insegnante di materie letterarie, di predicatore e conferenziere. Grazie al suo impulso nacquero le Case delle Carità di Vibo Valentia, Tropea, Parghelia e Limbadi destinate alla cura dei disabili.
Il Beato don Mottola fu anche autore di numerosi scritti fra cui il “Diario dello spirito” che viene considerata tra le sue opere più importanti. Morì, lasciando un vuoto incolmabile, il 29 giugno del 1969. . Per gli oblati quella di oggi è una giornata di festa.
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