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Catanzaro, la selezione per Oss al "Pugliese-Ciaccio". Il Codacons: "Sequestrate quelle domande"

L'ospedale Pugliese di Catanzaro

Sul sito istituzionale dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro è stata pubblicata una manifestazione d’interesse di pronta disponibilità per reperire Operatori Socio Sanitari (https://www.aocz.it/bandi/bandi-di-concorso/2022/01/05/avviso-aperto-di-manifestazione-d-interesse-di-pronta-disponibilita-per-operatore-socio-sanitario-653/). Le domande - così viene previsto - dovevano, a pena di esclusione, essere inviate esclusivamente per via telematica a mezzo pec “a partire dalle ore 15,00 del giorno 5.01.2022”.
Era previsto anche che “Le domande pervenute prima dell’ora sopra indicata non saranno ritenute valide e non saranno, pertanto, ammesse alla selezione”. Tuttavia neppure pochissimi secondi dopo le 15,00 -spiega Francesco Di Lieto del Codacons - era impossibile trasmettere le domande. Numerose sono state le segnalazioni pervenute al Codacons che ha deciso di presentare un esposto in Procura e contemporaneamente chiedere che l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, voglia garantire la massima trasparenza, procedendo all’azzeramento delle domande, sgombrando il campo da ogni possibile abuso. Praticamente subito è comparso, sempre sul sito istituzionale, il seguente messaggio: “Si comunica che non potranno più essere inviate domande di partecipazione … in quanto il numero previsto: 100 è stato raggiunto”.
L’interrogativo è quando siano pervenute le richieste. Come abbiano fatto i fantastici 100 a scaricare le domande, compilarle e trasmettere la documentazione richiesta? E poi che senso ha limitare a 100 le richieste. Come se già fosse chiaro, ab origine, che tutte le prime 100 domande fossero ammissibili. Peccato aver illuso chi è alla disperata ricerca di lavoro- sostiene Di Lieto - tanto da far sembrare il bando come una sorta di chiamata “IN-diretta”. Per queste ragioni il Codacons ha chiesto che si proceda a sequestrare tutte le cento domande pervenute al fine di accertare ogni possibile abuso e/o raccomandazioni a danno della collettività e dell’erario.

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