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Tentato omicidio Signoretta nel Vibonese: scatta il carcere per Campisi e Molè

L'agguato risale al maggio 2019, mentre l'uomo si trovava all’esterno dell’abitazione in cui era sottoposto agli arresti domiciliari

Il Tribunale di Catanzaro

Nella tarda serata del 5 gennaio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, il 4 gennaio, dal Tribunale di Catanzaro – Ufficio Gip, nei confronti di Antonio Campisi, classe 1991, e Rocco Molè, classe 1995, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al tentato omicidio, aggravato dalla finalità mafiosa, di Domenic Signoretta, avvenuto in provincia di Vibo Valentia nel maggio 2019, mentre lo stesso si trovava all’esterno dell’abitazione in cui era sottoposto agli arresti domiciliari.

Il procedimento per il tentato omicidio di Domenic Signoretta, che si ipotizza maturato nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta, è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

La misura cautelare è stata decisa dopo che, lo scorso 17 dicembre, alle prime ore del mattino, il personale della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, avevano dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica Dda di Catanzaro, nei confronti di Antonio Campisi per il tentato omicidio di Domenic Signoretta.

All’epoca il Campisi era stato localizzato in località Ardore Marina (RC), a seguito di accurati controlli sul territorio dagli operanti delle diverse componenti di Polizia Giudiziaria.

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