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Coronavirus, Crotone tira un sospiro di sollievo. Vibo e Catanzaro in affanno

Nella città di Pitagora nessun paziente in Terapia intensiva

Sei decessi sui sette registrati nelle ultime 24 ore si sono verificati tra Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Due per ognuna delle tre province ed è questo il dato che più di altri fa della seconda domenica di gennaio un giorno durissimo per l’area centrale della Calabria. Le vaccinazioni proseguono, ma il Covid continua a far paura anche perché ieri tra Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia si sono contati ben 742 casi, soltanto cento in meno della metà rispetto a quelli scovati su tutto il territorio regionale. Meno di sabato certo, ma in virtù del fisiologico calo del weekend in Calabria ieri sono stati processati 7.285 tamponi in meno rispetto al giorno precedente.I contagi, dunque calano, ma l’unica provincia che respira davvero è Crotone, anche se Petilia Policastro passa in zona arancione. Nella città di Pitagora ieri sono stati individuati soltanto 47 positivi a fronte dei 278 di sabato. Respira anche l’ospedale perché in Terapia intensiva non c'è nessun paziente ricoverato per Covid mentre in reparto si sono liberati due posti letto. I degenti ora sono 22 e Crotone prova a ripartire dalla riapertura delle scuole, mentre un’incidenza record spaventa Mesoraca. Il comune quasi al confine tra le province di Crotone e Catanzaro conta un positivo ogni 30 abitanti. Situazione difficile anche a Vibo Valentia che non fa i conti con pazienti ricoverati in Terapie intensiva, ma fa registrare un trend opposto a quello crotonese per quel che concerne le degenze ordinarie: i due ingressi di ieri hanno portato in doppia cifra anche la capitale del libro 2021.

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