In Appello cade l’aggravante del reato associativo finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti per otto imputati, mentre le condanne di primo grado vengono riformate. È stato letto ieri dal presidente Loredana De Franco (consiglieri Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni) il dispositivo di sentenza emesso nei confronti di nove imputati coinvolti nell’operazione denominata “Giardini segreti” e processati in primo grado con il rito abbreviato. La Corte ha assolto «perché il fatto non sussiste», riferito al reato associativo, il collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso, 33 anni di Nicotera (avv. Antonia Nicolini), Giovanni Battaglia, 35 anni di Nicotera (avv. Francesco Capria), Francesco Costa, 37 anni di Nicotera (avv. Capria), Giuseppe Franzè, 34 anni di Stefanaconi (avv. Vincenzo Galeota), Giuseppe Navarra, 30 anni di Rombiolo (avv. Daniela Garisto e avv. Guido Contestabile), Francesco Giuseppe Olivieri, 35 anni di Nicotera e il romeno Valentin Ciprian Stratulat, di 23 anni (entrambi difesi dall’avv. Francesco Schimio) e Pantaleone Perfidio, 34 anni di Nicotera (avv. Capria). La sentenza di primo grasdo è stata, inoltre, riformata relativamente ai reati fine.
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