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Indennità aggiuntiva, tegola sui medici di Crotone. Rigettato uno dei ricorsi contro il taglio

Sentenza del giudice del lavoro pitagorico su una vertenza analoga a quella catanzarese

Ambulanza 118

Un diritto rivendicato ma non sufficientemente provato. È una sentenza che da un lato chiude la porta ma dall’altro lascia aperto uno spiraglio quella del giudice del lavoro di Crotone nei confronti di alcuni medici convenzionati in servizio al 118 dell’Asp pitagorica alle prese, come i colleghi catanzaresi, con il taglio dell’indennità oraria per i compiti aggiuntivi. Il nodo è sostanzialmente lo stesso per i medici delle due Aziende - le altre Asp calabresi erogano invece regolarmente l’indennità - che da due anni circa contano su una busta paga ridotta; peraltro i medici catanzaresi stanno anche affrontando una battaglia giudiziaria contro l’azione di recupero avviata dall’Asp del capoluogo per il recupero delle indennità erogate in dieci anni. Dunque, a Crotone è arrivata una prima sentenza dalla quale intanto emerge che il giudice ha dovuto decidere in assenza del testo completo sia dell’accordo collettivo nazionale che dell’accordo integrativo del quale è stato presentato solo un estratto del documento approvato nel 2006.

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