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Neuropsichiatria a Lamezia, l’Asp rassicura: "I bambini avranno l’assistenza"

Dopo 14 anni di precariato l’Azienda punta a sistemare i lavoratori. Ma non tutti gli operatori (provenienti dalla Regione) sono psicologi

A poche ore dalle preoccupazioni emerse dal gruppo di psicologi che da oltre 14 anni lavorano incessantemente nel servizio di neuropsichiatria infantile di Lamezia, a seguito della delibera dell'Asp in cui si parlava di "altre mansioni" aggiunte a loro carico, a spiegare meglio la questione è la stessa Asp di Catanzaro, con a capo il direttore generale facente funzioni Ilario Lazzaro. In particolare, l’Asp precisa intanto che saranno «garantiti i Lea e regolarizzati i profili degli operatori in applicazione delle norme vigenti», cercando così di tranquillizzare gli operatori e soprattutto i genitori.

«L’obiettivo è quello di sanare le atipicità rilevate e garantire, al contempo, i livelli essenziali di assistenza, che richiedono di declinare in maniera definita e incontrovertibile piani assistenziali individuali e coerenti con i bisogni di salute - spiega il management aziendale - l'Asp di Catanzaro ha da poco creato una nuova collocazione a questo delicato servizio, consentendo agli operatori e ai bambini di avere un luogo più idoneo e accogliente dove svolgere le attività terapeutico-riabilitative, una sorta di “casa comune” in cui si ritrovano genitori e bambini, realizzata nella palazzina adiacente all’ospedale “Giovanni Paolo II”». In questo non ci sono dubbi. Il trasferimento, della sede della neuropsichiatria infantile è certamente una delle cose positive di cui bisogna prendere atto. In particolare, per quanto attiene la delibera non bene interpretata dagli psicologi, l’Asp di Catanzaro, precisa che con la deliberazione n. 51 del 19/01/2022 l'Asp ha inteso porre fine ad un’annosa questione riguardante il personale dell’equipe socio-psico-pedagogica, appartenente al contingente di cui alla Legge 57/1990, transitato nell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro in esecuzione del decreto della regione Calabria n. 2225 del 10 marzo 2008 e successivo Decreto n. 7594 del 13 giugno 2008, a seguito del “Piano di trasferimento” approvato dalla Giunta Regionale con atto n. 620 del 28 settembre 2007.

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