Parco Savutano, storia di un’eterna incompiuta. L’area verde della zona sud-ovest di Lamezia, quello che doveva essere il parco della biodiversità gemello di quello di Catanzaro è ancora una povera chimera. Dopo anni di annunci e proclami tutto tace e tutto affonda nell’oblìo. Eppure si ricordano bene le tante conferenze stampa convocate dai vari presidenti di turno dell’ente intermedio, le visite nell’area dei rappresentanti istituzionali e degli esperti che illustravano di volta in volta il favoloso parco lametino. A chiedersi, per l’ennesima volta, a che punto sia il progetto di esecuzione dell’opera è Salvatore De Biase, ‘soldato sentinella’ come egli stesso si definisce in un territorio da sempre depredato, con una popolazione sempre più spesso mortificata e turlupinata. «Ho sollecitato più volte la verità sul parco Savutano - commenta De Biase - dopo che, più volte e con più sopralluoghi, il presidente della Provincia di Catanzaro Abramo, e prima di Lui l’ex presidente Bruni, ne hanno declamato i motivi, il progetto, gli investimenti e l’inizio dei lavori. Nonostante ciò il parco Savutano di Lamezia è lì che aspetta, desolato, umiliato, pieno di sterpaglie».
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