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Lamezia, parco provinciale di Savutano: storia di un’eterna incompiuta

Il polmone verde della città resta solo sulla carta

Uno degli ultimi sopralluoghi del presidente della Provincia Sergio Abramo nell’area dove dovrebbe sorgere il parco di Savutano

Parco Savutano, storia di un’eterna incompiuta. L’area verde della zona sud-ovest di Lamezia, quello che doveva essere il parco della biodiversità gemello di quello di Catanzaro è ancora una povera chimera. Dopo anni di annunci e proclami tutto tace e tutto affonda nell’oblìo. Eppure si ricordano bene le tante conferenze stampa convocate dai vari presidenti di turno dell’ente intermedio, le visite nell’area dei rappresentanti istituzionali e degli esperti che illustravano di volta in volta il favoloso parco lametino. A chiedersi, per l’ennesima volta, a che punto sia il progetto di esecuzione dell’opera è Salvatore De Biase, ‘soldato sentinella’ come egli stesso si definisce in un territorio da sempre depredato, con una popolazione sempre più spesso mortificata e turlupinata. «Ho sollecitato più volte la verità sul parco Savutano - commenta De Biase - dopo che, più volte e con più sopralluoghi, il presidente della Provincia di Catanzaro Abramo, e prima di Lui l’ex presidente Bruni, ne hanno declamato i motivi, il progetto, gli investimenti e l’inizio dei lavori. Nonostante ciò il parco Savutano di Lamezia è lì che aspetta, desolato, umiliato, pieno di sterpaglie».

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