Rimane altissima l’attenzione sulla realizzazione di un parco eolico sul Monte Coppari, che prevede la collocazione di tre aerogeneratori di oltre 200m di altezza nella secolare faggeta di Monterosso Calabro. L’opera, per come progettata, andrebbe a intaccare con opere accessorie anche i comuni di Polia, di Capistrano, di Jacurso, di San Vito sullo Ionio e di Cenadi.
A seguito delle osservazioni avanzate dai Comuni di Monterosso e di Polia, nonché da diverse associazioni operanti sul territorio, la Regione Calabria ha riscontrato diverse lacune nel progetto dell’impianto, proposto dalla Rwe Renewables srl. Quest’ultima deve far pervenire all’ente i chiarimenti richiesti entro 30 giorni, pena il rigetto o l’archiviazione dell’istanza.
Tra le osservazioni presentate alla Regione Calabria vi sono quelle dell’associazione Italia Nostra: "Potrebbe rendersi necessario, per la creazione dell’impianto, l’abbattimento di 4 mila alberi - affermano dall’associazione ambientalista-. Il tutto all’interno di un bosco di eccezionale bellezza, con faggete degli Appennini ed esemplari di abete bianco autoctono tutelati dalla Direttiva Habitat, e fauna anch’essa oggetto di protezione comunitaria prioritaria: circa 18 specie in pericolo di estinzione, come riconosciuto dalla stessa Rwe Italia Nostra, allertata già nel novembre dello scorso anno, dal sindaco del Comune di Monterosso Calabro Antonio Giacomo Lampasi, è scesa da subito in campo per contrastare il distruttivo progetto e per chiedere che la Regione Calabria ne neghi, in modo netto e senza remore, la richiesta di autorizzazione".
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