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Botricello, controlli a un cantiere per realizzare un’opera pubblica. Sanzioni per più di 7 mila euro

Assenza di sistemi di protezione contro le cadute, omessa recinzione del cantiere e mancanza di “andatoie” sono solo alcune delle violazioni che, durante un controllo ad un cantiere per la messa in sicurezza del territorio mediante regolazione della portata del torrente di fosso “Case Rosse” in località Marina di Bruni”, i Carabinieri di Botricello assieme a quelli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Catanzaro hanno contestato alla ditta esecutrice delle citate opere appaltate dal Comune di Botricello. Le violazioni amministrative alle norme del D. Lgs 81/2008 che tutela la sicurezza e la salute dei lavoratori nei cantieri sono state accertate dai Carabinieri che hanno dovuto sospendere parzialmente le attività nel cantiere in attesa degli adempimenti prescritti, oltre ad elevare sanzioni per un importo totale pari a più di 7 mila euro. La sensibilità verso la sicurezza sul luogo di lavoro è da sempre una prerogativa dell’Arma come è anche immutato l’impegno sul delicato fenomeno soprattutto in questo particolare contesto storico e sociale caratterizzato da una profonda crisi economica, determinata dalla pandemia in atto e dal contestuale stanziamento di fondi straordinari per opere pubbliche e, conseguentemente, per la ripresa delle stesse aziende.

Il commento della Cgil area vasta

“La notizia dei controlli da parte dei Carabinieri in un cantiere di Botricello, costata alla ditta esecutrice la sospensione parziale delle attività e sanzioni per più di 7 mila euro, riporta in primo piano anche nel nostro territorio le precarie condizioni di sicurezza che interessano i lavoratori soprattutto in alcuni settori tra i più a rischio incolumità, come quelli legati al comparto dell’edilizia. Si parla di assenza di sistemi di protezione contro le cadute, omessa recinzione del cantiere e mancanza di “andatoie” violazioni che mettono a repentaglio la vita di operai, spesso giovanissimi. In primo piano, ancora la volta lo spregio delle norme previste in materia di sicurezza dei posti di lavoro e il ruolo fondamentale della prevenzione”. E’ quanto afferma Enzo Scalese, segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo.
“Quante sono le ditte che presentano i vari Piani di sicurezza, vale a dire i documenti da predisporre, nel caso di lavori pubblici, per i cantieri, redatti dalla ditta esecutrice nella pianificazione in sicurezza delle proprie attività? La corretta pianificazione della sicurezza nei cantieri – afferma Scalese – e la valutazione dei rischi, che ha la finalità di individuare gli interventi più opportuni per prevenire infortuni sul lavoro e, in generale, di ridurre la possibilità che si verifichino eventi dannosi, restano davvero un miraggio nella maggior parte dei casi soprattutto quando si perde il filo della responsabilità a causa dei subappalti. La prevenzione, attraverso controlli costanti e incisivi da affidare all’Ispettorato del Lavoro, da affiancare alle Forze dell’Ordine, a cui va sempre il nostro sincero plauso e ringraziamento, resta l’unico strumento in campo efficace per scongiurare il peggio, anticipando le criticità che diventano pericolo concreto per i lavoratori nell’esercizio delle proprie attività quotidiane soprattutto nei cantieri. Quello che chiediamo, quindi – conclude Scalese – è un ulteriore potenziamento dell’organico destinato all’Ispettorato del lavoro in modo da favorire l’incremento non solo controlli ma anche programmi di prevenzione, una misura che come dimostrano gli studi di settore potrebbe avere un considerevole impatto positivo sul numero degli infortuni”.

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