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Catanzaro, aggressione contro la squadra mobile e la volante

Lo ha comunicato Francesco Cassano del Sindacato LeS. Lo scorso 25 gennaio gli agenti stavano eseguendo una ordinanza di aggravamento della misura cautelare e sono stati accerchiati

Francesco Cassano

"Catanzaro quartiere Aranceto: apprendiamo con sdegno, dell’ennesima aggressione consumata ai danni degli uomini e delle donne in divisa. Dopo gli eclatanti episodi accaduti presso l’importante scalo ferroviario di Lamezia Terme, ora il tutto si ripete ai danni del personale della Squadra Mobile di Catanzaro che unitamente al personale delle Volanti del Commissariato di Catanzaro Lido, lo scorso 25 gennaio, stavano eseguendo una ordinanza di aggravamento della misura cautelare, dai domiciliari al carcere. Il tutto è successo in pochi minuti, quando il soggetto colpito dalla misura carceraria, stava entrando nell’autovettura di servizio per essere tradotto presso la casa circondariale, quando improvvisamente il personale operante si è ritrovato accerchiato da numerose persone che abitano in quella zona (via Teano), subendo una vera e propria aggressione, iniziata con lanci di pietre e calci rivolte all’auto di servizio, conclusasi poi con un pugno ai danni di un poliziotto".

Il Segretario Provinciale di Catanzaro, Francesco Cassano, del Sindacato LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi coinvolti nell’aggressione: “Fra qualche giorno ritorneremo nuovamente a parlare dello stesso fenomeno che tutti i giorni ci riguarda su tutto il territorio nazionale. Il tempo è scaduto. È giunta l’ora che le forze politiche smettano di nascondersi dietro l’epidemia da Covid-19, prendano decisioni giuste e soprattutto mirate a contrastare realmente la criminalità e il malaffare”. Prosegue Cassano: “La gente onesta e tutte le forze dell’ordine non possono più attendere, il governo si faccia un vaccino di coraggio, di serietà e competenza, così come il 90% degli italiani che sono stati responsabili, rispettando, anche se con forte contrarietà, la campagna vaccinale imposta dal Governo; adesso la stessa responsabilità tocca alla compagine politica. Le misure da mettere in campo urgentemente sono pene certe e severe, eliminazione dei sussidi a chi delinque, bandire nuovi concorsi per rinforzare e ringiovanire il personale, tutto questo è importante per dare un segnale forte, volto a ristabilire la legalità laddove questa è carente, marcare a uomo militarizzando se necessario quelle aree a forte densità criminale.
Alla stregua di ciò riteniamo inaccettabile e assurdo il comportamento di uno Stato che punisce i propri servitori, vietandogli di accedere al proprio ufficio, lasciandoli a casa senza stipendio se non dotati di green pass, gli stessi dipendenti che in piena pandemia hanno operato senza risparmio di energie e con tutti i rischi, anche senza mascherine (fin quando sono arrivate), mentre garantisce il sussidio sociale a quella gente, che nel proprio curriculum ha solo esperienza delinquenziale, probabilmente anche sprovvista di green pass. Questa segreteria, a malincuore, non può fare altro che osservare uno stato assente e poco interessato alla tutela dei poliziotti che tutti i giorni lottano senza mezzi adeguati per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico su tutto il territorio nazionale. È opportuno ribadire che nel 2022 ormai bisogna mirare a una polizia innovativa, all’avanguardia e meritocratica; pertanto è fondamentale mettere in campo delle regole che impongono pene certe e severe per chi commette determinati reati e soprattutto più tutela per gli operatori di polizia, non di meno la necessità di dotare al più presto il personale di dispositivi adeguati e innovativi (Teaser, Giubbetti anti-taglio, Body cam), di cui secondo noi se ne è già parlato tanto e troppo senza giungere ancora alla conclusione sperata”.

Conclude il dirigente Cassano: “Chiediamo e auspichiamo che il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia vengano al più presto in questi territori; bisogna toccare con mano queste criticità che vivono i cittadini del territorio a sud di Catanzaro, per portarle all’attenzione del Governo centrale e trovare misure mirate, volte a garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini onesti”.

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