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Crotone, il cavidotto ricade in aree protette: no dell’aula al Parco eolico marino

Maggioranza e opposizione concordi sull’impatto ambientale: la Giunta vincolata a manifestare parere contrario alla concessione

La sede del Comune di Crotone

Da un lato è stato sottolineato che «l’area di passaggio del cavidotto ricade tra due Zone Speciali di Conservazione e ricade altresì in prossimità del Sic Colline di Crotone e dell’Area marina protetta di Isola Capo Rizzuto»; dall’altro è stato inoltre messo in evidenza che, «per quanto l’installazione dell’impianto possa trattare lo specchio d’acqua richiesto in concessione, la parte interrata di cavidotto prevede scavi in aree vincolate, tutelate e di grande valenza naturalistica, costituendo una minaccia per gli habitat delle aree protette».

Sono due dei passaggi del documento col il quale il Consiglio comunale ha detto no al progetto di parco eolico off shore, presentato da una società che vorrebbe installare gli aerogeneratori in una vasta area marina al largo di Crotone e del Golfo di Squillace.

Nel corso dell’assemblea che si è svolta ieri pomeriggio ha avuto luogo un lungo e partecipato dibattito attorno alla proposta di deliberazione portata in Consiglio dalla presidente della commissione trasporti Anna Maria Cantafora, alla fine approvata a maggioranza con la quale si dice no al rilascio della concessione demaniale marittima e si dà mandato alla Giunta ad esprimere netta contrarietà durante la conferenza dei servizi.

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