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Estorsioni e aste truccate nel Crotonese. Coinvolti pure un legale e un poliziotto

La Distrettuale di Catanzaro chiede 31 rinvii a giudizio

Usura, estorsione all’ombra della cosca Grande Aracri di Cutro, truffa, aste pilotate, abuso d’ufficio e falso. Sono le contestazioni contenute nella richiesta di rinvio a giudizio che il pm dell’Antimafia di Catanzaro, Paolo Sirleo, ha avanzato nei confronti delle 31 persone finite al centro dell’operazione “Turos”, scattata lo scorso 27 ottobre con cinque arresti. Gli imputati dovranno comparire il 9 febbraio davanti al giudice per le udienze preliminari distrettuale, Antonio Battaglia. Tra gli accusati figura l’avvocatessa del Foro di Catanzaro Palma Spina (già archiviata nell’inchiesta “Genesi” della Dda di Salerno sui presunti episodi di corruzione del giudice Marco Petrini), che deve rispondere di turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di valori e tentata estorsione, aggravati dall’aver avvantaggiato il clan cutrese.

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