L’Ispettorato del lavoro avvia un approfondimento sui contratti di lavoro esistenti attualmente nel Servizio di emergenza urgenza (Seu) 118. Su istanza del sindacato autonomo Saues, infatti, l’agenzia governativa ha avviato un processo verbale di conciliazione monocratica volto ad approfondire la situazione e prendere le eventuali decisioni. Lo scenario descritto dalla referente nazionale del Saues, Maria Rita Foresta, e da quello regionale, Emilio Leuzzi, entrambi medici convenzionati in forza al 118 dell’Asp di Catanzaro, è quello maturato ormai nel corso dell’ultimo anno, con l’inserimento di un’ulteriore figura a tempo determinato nell’ambito dell’emergenza Covid. Di base, al 118 lavorano due tipologie di medici: quelli assunti in qualità di dirigenti medici, dunque dipendenti a tutti gli effetti dell’Asp (dunque con contratto collettivo nazionale), e quelli in regime di convenzione (disciplinata dall’accordo collettivo nazionale); si tratta di sanitari che svolgono le medesime mansioni e hanno le stesse responsabilità, ma i rispettivi contratti prevedono trattamenti economici, oltre che sul fronte delle tutele (ad esempio malattia e ferie), differenti.
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