Si chiude un altro “segmento” d’indagine riguardante la gestione dei rifiuti al Comune di Vibo Valentia. Questa volta al centro dell’inchiesta il mancato rispetto del capitolato d’appalto per la raccolta differenziata; sotto i riflettori sono finiti i servizi relativi agli anni 2008 e 2020. Interessate le amministrazioni guidate dai sindaci Franco Sammarco e Nicola D’Agostino (che non figurano coinvolti nell’inchiesta). Si tratta di presunti illeciti andati avanti nel tempo e in particolare per quasi tutto l’arco temporale il cui servizio è stato svolto dalla società cooperativa, Eurocoop.
Sulla base di quanto emerge, le contestazioni riguardano atteggiamenti fraudolenti nelle pubbliche forniture e truffa in concorso. Imputati due dirigenti del Comune e il legale rappresentante della ditta. Pertanto il giudice delle indagini preliminari, Francesca Del Vecchio, ha fissato l’udienza per il prossimo 10 febbraio a carico di Adriana Teti, dirigente pro tempore del Comune, difesa dall’avvocato Sonia Lampasi; del dirigente Claudio Decembrini (attualmente in pensione) in passato responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, difeso dall’avvocato Italo Reale e di Silvio Martino Pellegrino, rappresentante della Eurocoop, difeso dall’avvocato Francesco Lione. Nei confronti degli imputati, il sostituto procuratore Filomena Aliberti, già da tempo aveva avanzato richiesta di rinvio a giudizio a conclusione delle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza.
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