«La Terapia intensiva pediatrica si farà». Dopo l’annuncio del governatore, Roberto Occhiuto, la conferma arriva anche dal management dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini” che però stronca ogni illusione su un’apertura in tempi record. Il caso del decesso della piccola Ginevra, trasferita da Catanzaro a Roma proprio per l’assenza nel capoluogo di regione di una Rianimazione pediatrica, in effetti, ha scosso le coscienze, ma sullo sfondo di un tragico epilogo che ha indignato l’Italia intera resta l’iter di un’integrazione sanitaria tra il policlinico e l’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” della quale non si può non tener conto. Il “Mater Domini” non ha d’altronde la Pediatria, reparto necessario per dotare il nosocomio sia del Pronto soccorso pediatrico sia della Terapia intensiva pediatrica. Da inanellare ci sono dunque i vari passaggi di un iter che potrebbe essere portato a termine contestualmente al processo di integrazione o magari anche prima, ma con tutta probabilità non tra due o tre mesi. Di certo c’è che a mettere l’apertura della Pediatria dinnanzi a tutto il resto è direttamente il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, Giuseppe Giuliano, che affronta la questione nella consapevolezza del fatto che il governatore sia informato su ogni step. Ecco perché il numero uno del policlinico ipotizza pure la presenza della Chirurgia pediatrica.
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