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Antica Kroton, si rischia il blocco del progetto nell’area ex Ariston

La zona che conserva resti archeologici inserita nelle nuove schede. I proprietari del terreno chiedono l’annullamento del decreto

L’area archeologica dell’antica Kroton nell'ex zona industriale di Crotone

Lo scorso 31 gennaio il Comune ha annunciato le firme delle convenzioni di Antica Kroton con la Regione in merito alle schede progettuali rimodulate dall’ente nei mesi scorsi. Ma adesso la tempistica dell’iter del maxi-piano di interventi archeologici e non solo della portata di 61 milioni e 700 mila euro, potrebbe subire, almeno per quel che riguarda uno dei nuovi cantieri previsti nelle schede modificate, un brusco rallentamento. Il motivo?

La società Ariston Srl, titolare dell’omonima area che si estende nel centro cittadino, s’è rivolta al Tar di Catanzaro per chiedere l’annullamento - previa sospensione - del decreto col quale, il 10 novembre 2021, il ministero della Cultura (attraverso la Sovraintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro) aveva disposto il vincolo di interesse culturale sulla superficie e sugli immobili che sorgono sul terreno compreso tra le vie Silvio Carpino, Claudio Crea, Cutro, XXV Aprile e Mario Nicoletta. In questo modo, per i proprietari è scattato il divieto per le opere edilizie dal momento che qui sono previsti una serie di interventi archeologici indicati nel programma di Antica Kroton. E così, a fronte di tale istanza, ieri il collegio dei giudici amministrativi presieduto da Giancarlo Pennetti ha ordinato alla Sovraintendenza di depositare, entro il 20 marzo prossimo, la documentazione che in precedenza era stata sollecitata dalla ricorrente, ad eccezione di quella che si trova già a disposizione delle parti.

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