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Catanzaro, dopo nove anni assolto per un tentato omicidio

Assolto per non avere commesso il fatto. Questa la sentenza con cui la Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto il 49enne catanzarese Sandro Talarico, difeso dall’avvocato Luigi Ciambrone, accusato di tentato omicidio. Il verdetto della prima sezione ribalta a distanza di quasi sette anni la decisione dei giudici di primo grado. Il 28 aprile 2015 infatti a Talarico erano stati inflitti nove anni e sei mesi di carcere più 50mila euro di risarcimento. L’imputato aveva proposto appello affidandosi all’avvocato Ciambrone. Ora, dopo tre anni di udienze e una parziale rinnovazione del dibattimento, si è giunti alla conclusione. La Corte di Appello di Catanzaro (presidente Adriana Pezzo, consigliere Giovanna Mastroianni e relatore Ippolita Luzzo) ha mandato assolto l’imputato dai reati ascrittigli per non aver commesso il fatto con revoca delle statuizioni civili della sentenza impugnata totalmente riformata.
Secondo la ricostruzione della pubblica accusa, Sandro Talarico avrebbe partecipato assieme al fratello (condannato con sentenza definitiva) a quella che venne definita una spedizione punitiva nei confronti del 55enne F. T., anche lui venditore ambulante, accoltellato nel pieno centro del capoluogo calabrese nel giugno del 2013. La vittima infatti era ritenuto responsabile della multa che i vigili urbani avevano effettuato al terzo fratello dell’imputato.

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