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Soverato, da tre anni tutto il Basso Ionio sprovvisto di un “Punto nascite”

Chiusa dal 2019 la sala parto dell’ospedale

Il blocco operatorio del punto nascita di Soverato

Nel Basso ionio si continua a partorire, ma con poche tutele e lontano dall’ospedale che per anni ha accolto l’arrivo di nuove vite. L’ultima vicenda connessa con un parto in casa a Guardavalle, riuscito grazie anche all’intervento dell’ex sindaco e infermiere Pino Ussia, aggiunge un tassello importante per descrivere quanto pesi la mancata riapertura del Punto nascite dell’Ospedale del Basso Ionio di cui ormai si sono perse le tracce. Chiuso dal 2019, sul punto nascita del presidio ospedaliero di Soverato si accendono i riflettori solo in occasione dell’apertura della varie campagne elettorali, ma con la stessa velocità con cui si alternano i proclami di una lotta mai realmente avviata per chiedere la riapertura della sala parto, al termine delle elezioni regionali, comunali o nazionali, cala sul tema il silenzio. E in un ospedale che conta su forze sempre più esigue, che non ha fatto in tempo ad assumere medici e personale sanitario in medicina e chirurgia e già si trova a fare i conti con i pensionamenti nel reparto di anestesia, si guarda con preoccupazione al futuro prossimo.

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