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Il controllo del mercato del pane nel Vibonese, chiesti tre ergastoli e una condanna a 21 anni

L'omicidio di Angelo Corigliano

Tre ergastoli, una condanna a 21 anni di carcere e un'altra a due anni e sei mesi di reclusione. Sono state queste le richieste del sostituto procuratore Annamaria Frustaci, della Distrettuale antimafia di Catanzaro, formulate ieri al termine della sua requisitoria dinnanzi alla Corte d'Assise di Catanzaro, nell'ambito del processo Miletos. L'inchiesta ha fatto luce sugli omicidi di Giuseppe Mesiano e Angelo Corigliano commessi a Mileto tra luglio e agosto 2013 nel centro del Vibonese.
In particolare il pm ha chiesto il carcere a vita per Francesco Mesiano, ritenuto il mandante dell'agguato mortale nei confronti di Angelo Corigliano; per il cognato Vincenzo Corso e per Giuseppe Corigliano, a sua volta accusato dell'omicidio di Giuseppe Mesiano. Ventuno anni di reclusioni, invece, sono stati chiesti per Giuseppe Ventrice e Gaetano Elia (quest'ultimo accusato di avere manovrato le telecamere per coprire gli esecutori). Due anni e 6 mesi di carcere sono stati chiesti per Rocco Iannello. L'inchiesta denominata Miletos ha di fatto portato a galla una vera e propria faida finalizzata al controllo del mercato del pane nel Vibonese. La discussione degli avvocati della difesa è in programma per il 21 febbraio.

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