Si sta avvalendo anche dell’assistenza tecnico-contabile dell’Unione delle Province italiane l’ente intermedio di Palazzo di vetro nella predisposizione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Il documento - con il quale l’amministrazione guidata dal presidente Sergio Abramo punta a risanare le casse provinciali devastate dal taglio dei trasferimenti statali e delle competenze e dall’operazione derivati del 2007 - dovrà poi essere sottoposto al vaglio della sezione regionale di controllo della Corte dei conti e al dipartimento per gli affari interni e territoriali-direzione centrale per la finanza locale del Viminale, quindi diventa quanto mai indispensabile predisporre un atto che abbia tutti i crismi per poter superare le varie valutazioni scongiurando la dichiarazione di dissesto che, tra l’altro, a poco servirebbe considerato che il disavanzo dell’ente deriva da squilibri strutturali dovuti all’insufficienza delle risorse per fare fronte alle spese fisse.
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