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San Calogero, gli abitanti di località Lirda: «Anni di lavoro e sacrifici andati in fumo»

I residenti temono di perdere case e attività commerciali

Adesso a far paura è la pioggia. La frana di località “Lirda-Sbarrera”, che sta tenendo con il fiato sospeso la popolazione di San Calogero, al momento continua ad avanzare lentamente, in pratica una serie di “piccoli movimenti di assestamento”, così vengono definiti dagli esperti, ma se le condizioni meteorologiche dovessero volgere al brutto si teme il peggio. Lo stato di allerta in paese, in queste ore davvero concitate, è ai massivi livelli. Tecnici ed esperti della Protezione civile sono impegnati a monitorare costantemente la situazione. Nulla viene tralasciato. L’impegno è costante, ma nell’immediato, oltre ad intervenire con le ordinanze di evacuazione, per far fronte all’ira della natura – dovuta spesso ai ritardi, alle negligenze e alla dimenticanze dell’uomo – si può fare ben poco. Si spera, pertanto, nel cielo e nella buona sorte, ma se la situazione dovesse precipitare, onde evitare pericoli alla popolazione si dovrà procedere allo sgombero di numerose famiglie. Gli immobili più esposti sono oltre una quindicina, in pratica gran parte di quello che ricadono nell’area della “Fontana vecchia”, dove vivono circa 150 persone. Ma al momento i fabbricati a forte rischio di essere investiti dal movimento franoso sono quelli che si trovano sopra un costone: complessivamente sei. L’ultimo esame, direttamente in località “Lirda”, da parte dei geologi e di tutti gli esperti – che stanno seguendo, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale l’evolversi della situazione – è stato effettuato ieri pomeriggio alle 14. Ma cosa è scaturito da questo nuovo sopralluogo? «È giunta la conferma – risponde il sindaco Giuseppe Maruca – che la frana, anche se lentamente, continua ad avanzare. Da qui la necessità, ove dovesse registrarsi un ulteriore movimento franoso di cinque, sei centimetri, di procedere all’evacuazione di sei nuclei familiari: complessivamente circa venticinque persone».

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