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L’Erasmus e l’esperienza nel Policlinico di Catanzaro. Lo studente ucraino: “Sono preoccupato”

La testimonianza di Dmytro Nayda arrivato qui prima dell’esplosione del conflitto. L’universitario rimarrà nel campus di Germaneto fino ad agosto

Ludovico Abenavoli Montebianco e Dmytro Nayda

Un sogno di scambio culturale coronato mentre sulla propria terra soffiano venti di guerra sempre più tempestosi. È il risvolto imprevisto dell’Erasmus di Dmytro Nayda, il primo studente ucraino arrivato in Calabria da Kiev per trascorrere all’Università Magna Græcia del capoluogo di regione il suo periodo di studio oltre confine. Sei i mesi che Dmytro Nayda trascorrerà sui Tre colli con il pensiero costantemente rivolto alla situazione delicatissima che contrappone Russia e Ucraina. L’invasione ordinata da Putin nella notte tra mercoledì e giovedì, in effetti, ha già spedito in archivio le speranze di stabilità di un ragazzo partito dal suo Paese per godersi la sua avventura italiana provando ad arricchire il più possibile il suo bagaglio formativo.
«Non mi aspettavo che la situazione precipitasse così velocemente»: queste le parole utilizzate ieri per esternare in inglese i suoi timori e forse anche tutto il disagio per un’escalation che rischia di tingere il suo percorso di colori ben più scuri di quelli della gioia e della pace propri di un progetto che punta a una crescita serena e armoniosa. Lui è a Catanzaro e qui resterà fino al 7 agosto prossimo, ma in Ucraina la sua gente scappa terrorizzata da bombardamenti che hanno già causato vittime.

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