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Imprenditore sotto estorsione a Catanzaro, la Dda chiede il rinvio a giudizio

Fissato per il 19 maggio l’inizio dell’udienza preliminare a carico dei 6 indagati. La vittima costretta a pagare i rom e i clan di Isola Capo Rizzuto

Procura Catanzaro

Inizierà il prossimo 19 maggio l’udienza preliminare a carico delle sei persone accusate di aver imposto il “pizzo” per oltre 20 anni a un imprenditore di Catanzaro. Compariranno davanti al gup Maria Cristina Flesca il 64enne Cosimo Passalacqua detto U Toscanu, Luca Veneziano 34 anni, Cosimo Berlingieri 48 anni, Enzo Abbruzzese 47 anni, Gianluca Passalacqua 35 anni e il collaboratore di giustizia Santino Mirarchi. Quest’ultimo, all’epoca dei fatti referente su Catanzaro per i clan di Isola Capo Rizzuto, deve rispondere di estorsione aggravata. Secondo l’accusa Mirarchi, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti, «per conto della cosca 'ndranghetistica di Isola di Capo Rizzuto riscuoteva ogni primo del mese personalmente o per il tramite del Passalacqua la somma di 500 euro negli anni dal 2010 al maggio 2016 (fino alla data del suo arresto ed inizio della collaborazione con la giustizia), per lavori di ammodernamento eseguiti dall'impresa presso la Stazione ferroviaria di Catanzaro Lido e quello realizzato vicino al cimitero di Catanzaro Lido».

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