«La situazione era in netto miglioramento, adesso notiamo un certo rallentamento del miglioramento». Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus, parlando con i giornalisti a Catanzaro, a margine di un seminario all’Università Magna Graecia. «Questo - ha proseguito Ricciardi - è un pò legato a due fattori: il primo è che la campagna vaccinale sta rallentando in maniera molto forte, si fanno pochissime prime dosi e pochissime terze dosi, e praticamente la vaccinazione dei bambini tra i 5 e 11 anni si è quasi fermata. Questo significa che il virus continua a circolare e quindi questi soggetti che sono suscettibili si ricominciano a infettare. E poi - ha spiegato il conigliere del ministro della Salute - c'è un dialettica molto forte su 'è finito tutto, il 31 marzo è finito tutto, liberiamo il paese: non è purtroppo così, a maggior ragione poi con un’altra emergenza com'è quella della guerra e il movimento di molte persone che vengono da un paese che ha una scarsissima protezione vaccinale. Quindi potremmo continuare ad avere una situazione buona se però non abbassiamo la guardia, e quindi avere dei mesi primaverili ed estivi ottimi se stiamo attenti. Un ritorno a ottobre? Se abbassiamo la guardia un rischio sicuramente c'è».
"Il virus non conosce barriere"
Per Ricciardi, inoltre, «il virus non conosce barriere, in questo momento è in Calabria e il giorno dopo essere in un’altra regione. Il virus purtroppo non si ferma perchè è sparito dalle prime pagine dei giornali e dai talk show, anzi in questa variante che si chiama Omicron 2 è ancora più insidiosa, perchè è ancora più contagiosa della 1 che era a sua volta molto contagiosa. In sostanza, mi rendo conto che siamo tutti stanchi dopo due anni, due anni e mezzo, però non facciamo l’errore che abbiamo fatto due anni fa, cioè considerare che con l’estate era tutto finito e poi ricominciare. Facciamo la nostra vita normale ma - ha spiegato il consulente del ministro della Salute - le mascherine all’interno teniamole, ma vacciniamo, rivacciniamo e soprattutto vacciniamo le persone più fragili».
"Non dobbiamo fare come in Inghilterra"
Secondo Ricciardi, infine, «la comunicazione è molto importante, va detto soprattutto la verità. Non bisogna illudersi ma al tempo stesso bisogna tener presente di questa stanchezza che abbiamo tutti. La verità è che non siamo difronte a un’esplosione di casi e al ritorno della situazione dei mesi peggiori, però possiamo continuare a essere normali, ad andare in vacanza, a teatro, al cinema, al ristorante se siamo cauti. Se invece facciamo come in Inghilterra, che il 24 febbraio ha abolito tutte le misure di prevenzione, vedete i risultati: stanno ricominciando a salire i casi, le ospedalizzazioni e i morti, e allora questo - ha concluso il consigliere del ministro della Salute - non dobbiamo farlo».
Sul Green pass: "Esteso sicuro fino a giugno"
«Secondo me il green pass - ma questo l’abbiamo ribadito più volte - è una misura -ha proseguito Ricciardi - che non va ad esaurire i suoi compiti con il 31 marzo. Va sicuramente fino a giugno e soprattutto negli ambienti chiusi, che sono in qualche modo quelli più insidiosi». «Si può pensare - ha proseguito Ricciardi - a qualche allentamento negli ambienti esterni, dove non ci si assembra, questo sì; però all’interno questa è una misura importante. E sapere che all’interno di ambienti come ristoranti, bar, ci stanno solo persone che o sono vaccinate o sono guarire è un elemento di tranquillità, soprattutto per le persone più fragili, che altrimenti dovrebbero in qualche modo essere chiuse in casa e non muoversi».
"Necessario continuare con i vaccini"
«Se il messaggio che passa è che è finito tutto e non c'è più bisogno di vaccinare è chiaro che la gente non si vaccina».
«L'Italia - ha ricordato Ricciardi - ha raggiunto risultati importanti, è il paese che ha vaccinato di più tra i grandi paesi ed è il terzo paese che ha vaccinato di più in Europa dopo Portogallo e Malta, che sono imparagonabili per dimensione. Quindi bisogna continuare questa campagna vaccinale importante che ha già dato risultati importanti, ma - ha specificato il consigliere scientifico del ministro della Salute - se il messaggio che passa è che è finito tutto e non c'è più bisogno di vaccinare, è chiaro che la gente non si vaccina».
"Dovere accogliere ucraini ma vacciniamoli"
«La situazione era in netto miglioramento, adesso notiamo un certo rallentamento del miglioramento». «Questo - ha proseguito Ricciardi - è un pò legato a due fattori: il primo è che la campagna vaccinale sta rallentando in maniera molto forte, si fanno pochissime prime dosi e pochissime terze dosi, e praticamente la vaccinazione dei bambini tra i 5 e 11 anni si è quasi fermata. Questo significa che il virus continua a circolare e quindi questi soggetti che sono suscettibili si ricominciano a infettare. E poi - ha spiegato il conigliere del ministro della Salute - c'è un dialettica molto forte su 'è finito tutto, il 31 marzo è finito tutto, liberiamo il paesè: non è purtroppo così, a maggior ragione poi con un’altra emergenza com'è quella della guerra e il movimento di molte persone che vengono da un paese che ha una scarsissima protezione vaccinale. Quindi potremmo continuare ad avere una situazione buona se però non abbassiamo la guardia, e quindi avere dei mesi primaverili ed estivi ottimi se stiamo attenti. Un ritorno a ottobre? Se abbassiamo la guardia un rischio sicuramente c'è».
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