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Vibo Valentia, corsa contro il tempo per evitare il secondo dissesto

Il sindaco pronto a riformulare il Piano di riequilibrio per dare una chance alla città

Sono fasi cruciali quelle che attendono l’amministrazione comunale di Vibo. Non solo e non tanto perché il sindaco Maria Limardo si prepara al primo vero e proprio rimpasto di giunta, quanto perché l’Ente ha scelto di optare, utilizzando gli strumenti legislativi sopraggiunti, per la riformulazione del Piano di riequilibrio finanziario da 24.5 milioni, già bocciato dalla Corte dei Conti. La settimana appena conclusa, infatti, ha visto la giunta lavorare a questo obiettivo. Il primo cittadino si è recato nella capitale nel tentativo di rimuovere gli ostacoli alla possibilità di assumere come debito e dunque rateizzare la vera e propria mannaia sul capo dell’Ente, vale a dire, gli oltre 12 milioni di euro, incamerati qualche lustro addietro per la realizzazione di una Tangenziale e utilizzati dalle amministrazioni a cavallo tra il 2006 e il 2010 in spesa corrente.
A questo punto, l’idea del capo dell’esecutivo è quella di ripresentare al Consiglio comunale, un piano di riequilibrio decisamente più corposo, che contenga i debiti riconosciuti dal Comune su segnalazione della Corte dei Conti ed anche i quattrini incamerati dall’Ente, grazie ai provvedimenti contenuti nelle ultime due leggi di bilancio. In sintesi, sono arrivati per risanare il debito 12-13 milioni di euro, ma ci sono da aggiungere, nel nuovo strumento finanziario ventennale, anche i 18 milioni di euro di massa passivi lasciati in dote dall’Organo straordinario di liquidazione, al termine delle sua permanenza di circa otto anni in seno a Palazzo “Luigi Razza”.

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