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Narcotraffico a conduzione familiare a Crotone, sott’accusa quattordici persone

La presunta gang sarebbe stata capeggiata dagli Spagnolo

Un’associazione di narcotrafficanti capeggiata dalla famiglia Spagnolo, che avrebbe messo in piedi un giro di spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish, con epicentro il centro storico di Crotone. Sono le accuse contenute nell’avviso di conclusione indagini che i pubblici ministeri Paolo Sirleo della Dda di Catanzaro e Pasquale Festa della Procura di Crotone (applicato alla Distrettuale per quest’inchiesta), hanno fatto notificare alle 14 persone coinvolte nell’operazione antidroga, venuta alla luce lo scorso 19 gennaio con l’esecuzione di 13 misure cautelari. Il blitz, condotto dai poliziotti della Squadra mobile, ha preso le mosse dalla testimonianza del collaboratore di giustizia Francesco Oliverio, che il 7 settembre 2021 è stato condannato col rito abbreviato a 18 anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere per essere stato il mandante dell’omicidio di Giovanni Tersigni, il 36enne ucciso la sera del 7 settembre 2019 in piazza Albani.
Il racconto fornito dal pentito – datato 26 agosto 2020 - è servito agli inquirenti per ricostruire la rete di pusher che avrebbe agito in tre punti diversi della città: oltre al centro storico, la droga veniva venduta anche nei quartieri San Francesco e “300 Alloggi”. Questi i 14 indagati: Francesco Corrado, detto Mozzarella (41 anni); Claudio Covelli, detto Ivan (40); Vittoria Covelli (46); Dionigi Crugliano (28); Francesca Gabriele (21); Gianluca La Forgia (38); Raffaello Messina (24); Andrea Rizzo (28); Gaetano Scicchitano (51); Alessandro Spagnolo (25); Ercole Spagnolo (47); Francesco Spagnolo (28); Giuseppe Spagnolo (26); e Luigi Spagnolo (38).

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