Università Catanzaro, medici specializzandi verso l’assunzione in... Veneto

Durante i mesi più duri della pandemia il Veneto aveva fatto rientrare in servizio anche i medici in pensione per fare fronte all’ondata che rischiava di travolgere anche strutture ben organizzate. Ora però cambia rotta e guarda al futuro puntando sui giovani in via di specializzazione, anche dell’Università Magna Græcia. La Regione guidata dal leghista Luca Zaia ha infatti stretto un accordo con l’Umg che definisce le modalità di svolgimento della formazione di quei medici specializzandi dell’ateneo catanzarese assunti a tempo determinato dalle Aziende del Servizio sanitario regionale veneto.
Tutto parte dalla legge 145 del 2018 che dà la possibilità ai medici iscritti al terzo anno di una Scuola di specializzazione di partecipare alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario. E concede la possibilità di procedere ad assunzioni a tempo determinato e part-time (per via delle esigenze formative) fino al 31 dicembre 2022; l’assunzione a tempo indeterminato potrà poi scattare al conseguimento della specializzazione. Con tale provvedimento la Regione di Zaia intende dunque inserire forze fresche nelle file della sanità veneta, muovendosi per tempo. L’accordo con l’Umg affonda le sue radici nei mesi passati, quando si erano già gettate le basi per arrivare a un accordo che consentisse agli specializzandi di poter avere già una prospettiva lavorativa in pianta stabile. Certo, sarà un percorso che poi dovranno costruire con le proprie capacità e che si svolgerà poi lontano dalla Calabria. Ma la carriera professionale guarda poco a questi aspetti; invertendo la prospettiva, invece, si tratta di un potenziale impoverimento per questo territorio le cui strutture sanitarie andranno a perdere giovani professionisti.