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Vibo, pianificata la rete dell’accoglienza: i profughi ucraini sono in arrivo

Riunione in Prefettura con Questore, vertici dell’Asp, amministratori comunali e associazioni

La macchina dell’accoglienza è stata già messa in moto. Ieri mattina il prefetto Roberta Lulli, ha presieduto una riunione operativa per cominciare a cucire la sfilacciata rete della solidarietà. Attorno al tavolo oltre al questore Raffaele Gargiulo, anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale, i vertici dell’Asp, il vescovo Attilio Nostro, il mondo della scuola e le associazioni di volontariato.
Ognuno dovrà fare la propria parte per cercare di fronteggiare al meglio quella che potrebbe essere una vera e propria ondata di profughi che scappano dalle bombe e dalla guerra. Tra loro donne e bambini in cerca di tranquillità e di pace. Per adesso sono all’incirca 250 le persone arrivate dall’Ucraina ma si prevede che nei prossimi giorni saranno molti di più. Ecco perché l’iniziativa assunta dalla Prefettura ha coinvolto tutti i soggetti in grado di poter sostenere il progetto della solidarietà. Attualmente i profughi presenti sono riusciti a trovare rifugio all’interno delle stesse famiglie ucraine residenti in città e provincia già da anni per motivi di lavoro, ma quando l’esodo sarà più consistente serviranno strutture ben attrezzate e nello tesso tempo occorrerà dare delle risposte non solo dal punto di vista logistico a tutte le famiglie in arrivo ma anche avviare dei percorsi di formazione per i bambini. E in questo caso il ruolo della scuola, come quello dei servizi sanitari saranno fondamentali. Non è un caso che al tavolo della Prefettura erano presenti il commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano ed il direttore del Dipartimento di prevenzione. Giuseppe Rodolico. Effettuate visite e vaccini tutti gli interessati riceveranno un’apposita tessera che rappresenterà il via libera per accedere alle prestazioni sanitarie su tutto il territorio nazionale.

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