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Vibo, corsa contro il tempo per “curare” la sanità: si riparte dall’ampliamento dell’ospedale

Il Comitato di rappresentanza guidato da Maria Limardo ricevuto dal commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano

È il lungo e tortuoso cammino della sanità. Una strada in salita, dove gli ostacoli sono sempre in agguato. Così, messi da parte colori e dissapori politici, i sindaci hanno deciso di avviarsi verso «un viaggio in cui camminiamo tutti nella stessa direzione». Passo dopo passo, perché l’obiettivo è restituire il diritto alla salute ai cittadini. Quello che, al momento, la rete ospedaliera non riesce a garantire.
Nonostante gli sforzi, le professionalità. Ma ormai si è giunti al punto di non ritorno e dopo l’allarme lanciato dai medici e dai sindacati sul «rischio chiusura dell’ospedale Jazzolino» è tempo di agire. Superare i silenzi e agire, insomma. Perché se nel tempo non sono mancati incontri, confronti, Consigli aperti, proteste e marce i risultati non sono arrivati.
E da qui è ripartito ieri il Comitato di rappresentanza dei sindaci che ha incontrato il commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Giuliano. Il presidente Maria Limardo e i colleghi Giuseppe Condello e Antonio Lampasi si sono seduti al tavolo. Uno l’ordine del giorno: “Situazione sanità provinciale”, ovvero l’ultima chiamata. Perché le strutture sono fatiscenti, mancano i sanitari e i concorsi continuano ad andare deserti. Problemi che erano stati già al centro del dibattito nei giorni scorsi tra il commissario e una delegazione di medici, così come con le organizzazioni sindacali e, in tal senso, Giuliano aveva già illustrato il percorso: dalle convenzioni con il Mater Domini e l’ospedale di Cosenza per reperire anestesisti e radiologi alla proroga dei contratti dei precari.
Ieri è stato il turno dei sindaci, per fare il punto, prima della Conferenza dei sindaci, che il presidente Maria Limardo ha deciso di allargare ai consiglieri regionali. «Il punto nodale – ha spiegato il primo cittadino del capoluogo – che abbiamo affrontato riguarda lo Jazzolino e la necessità che sia rafforzato in attesa del nuovo ospedale». Ridare dignità, dunque, al nosocomio, mettendolo in condizione di “curare” l’utenza e, in tal senso, la Limardo ha sottolineato «come il commissario abbia ben presenti tutte le realtà territoriali e se anche non ci sarà nessuna penalizzazione è chiaro che lo Jazzolino, quale ospedale spoke, ha la priorità».

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