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Dottoressa aggredita al Pronto soccorso di Vibo, i sindacati: "S'intervenga subito"

L'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia

Non si è fatta attendere la dura condanna della Fp-Cgil, la categoria sindacale del settore pubblico e sanitario, dopo l’ennesima aggressione nei confronti di una dottoressa al Pronto Soccorso del nosocomio vibonese. «La Fp Cgil Area Vasta – affermano Franco Grillo e Luciano Contartese, i due dirigenti sindacali della categoria - esprime la propria solidarietà e vicinanza alla dottoressa del Pronto Soccorso di Vibo Valentia, vittima di una violenza inaudita e ingiustificata.

E’ per noi impensabile immaginare che nel mentre si stia svolgendo la propria attività lavorativa, soprattutto in un settore così delicato come la sanità, ed in particolare al Pronto Soccorso di un nosocomio, si possa rischiare di essere aggrediti. Tutti gli operatori sanitari, è il nostro parere, debbono essere messi in condizioni di sicurezza per meglio espletare le proprie funzioni e garantire al meglio il diritto alla salute dei cittadini e pazienti che richiedono cure».

Da qui, la richiesta di «interventi immediati e risolutivi», per tutte le criticità esistenti, per superare la fase di crisi dei servizi sanitari locali, come più volte denunciato dallo stesso sindacato. «Il rischio che si sta correndo - concludono i due sindacalisti - è che l’attuale emergenza possa aggravarsi con un vero e proprio smantellamento dei servizi sanitari locali, e che in questo contesto, in maniera assurda, possano trovare giustificazione atti di aggressione e violenza».

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