Promossa dall’Amministrazione comunale, sostenuta dalla Parrocchia, e annunciata dal presidente provinciale Aido, a Rocca di Neto si va spediti verso la costituzione della sezione locale dell’Associazione donatore di organi. La volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà e diffondere nella cittadinanza la cultura della donazione, è stata certificata in un incontro organizzato nel salone della Chiesa S. Maria Bertilla al quale ha partecipato la consigliera nazionale Aido, Ines Maroni, e il dott. Bruno Orlando, coordinatore donazione di organi e tessuti Ospedale “S. Giovanni di Dio” di Crotone. Particolarmente toccanti e coinvolgenti, in quell’occasione le testimonianze di quanti, in momenti già drammatici, quali la perdita di un proprio caro, si sono trovati di fronte ad una scelta difficile ma, che alla distanza, è risultata la più giusta e gratificante. Impossibile trattenere la commozione, nel sentire il racconto di Lillino Iurato il quale ha ripercorso la morte del figlio, a soli 20 anni, e che, con grande coraggio e generosità, ha trovato la forza di dare il consenso per l’espianto degli organi che hanno permesso di dare vita e speranze a tante altre persone. Non meno emozionante, l’intervento di Ada Fabiano, moglie del Sindaco Alfonso Dattolo, nel testimoniare con il suo gesto la dedizione verso il prossimo della suocera, Gemma Poerio. Da parte sua il primo cittadino, ha evidenziato l’importanza del dono come possibilità di rinascita mentre il parroco, don Oreste Mangiacapra, ha ricordato l’impegno della Chiesa nel sociale e quindi nel diffondere la cultura della donazione, sfatando tabù e pregiudizi che ancora avvolgono la donazione degli organi. Il presidente provinciale Aido, Franco Renda, a tal riguardo, ha sottolineato l’importanza del consenso informato in modo da sollevare eventualmente del peso della scelta i familiari e annunciato la prossima istituzione, a Rocca di Neto, della sede Aido.
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