Nel gennaio scorso angoscia e disperazione per quanto accade nel suo Paese lo costringono a partire da Stefanaconi, alla periferia di Vibo Valentia, per raggiungere i propri cari in Ucraina alle prese con l’aggressione russa e riesce ad aiutarli nel tentativo di cercare un più adeguato rifugio nei sotterranei della città per sfuggire agli attacchi bellici.
Raggiunta Chernivtsi, ai confini con la Romania, seppur avvilito, decide di mantenere attivo il suo laboratorio d’arte di casa e lavora, esclusivamente, su una tela, commissionatagli da Don Giuseppe La Torre, il parroco di San Michele e San Giuseppe a Vibo Valentia, raffigurante Gesù nell’orto degli Ulivi.
Pur se una città meno assediata a Chernivtsi la notte non si dorme. Si fa fatica anche a procacciarsi da vivere ma sono condizioni che non gli impediscono di trovare la forza per affrontare con coraggio il difficile momento vissuto dalla sua gente.
Intanto non rinuncia all’opera e il capolavoro viene ultimato nei tempi previsti, sia pure tra gli assordanti echi e il sibilo dei missili e degli attacchi delle artiglierie pesanti che fuori la porta di casa diventano sempre più paurosi.
Parliamo di Yurij Kuku, un noto artista di opere sacre, che ha scelto, da quasi venti anni, di risiedere in Italia, sistemandosi con la famiglia a Stefanaconi, nei pressi di Vibo Valentia.
Richiamato dalle avvisaglie che hanno preceduto lo scoppio del conflitto bellico, Yurij Kuku raggiunge l’ Ucraina perché è lì che batte il cuore della famiglia tutta. Ma è anche lì che batte un secondo cuore che lo affligge ed è quello della sua seconda patria, Vibo Valentia.
E’ qui che ha trovato la sua giusta affermazione artistica ed è qui che campeggiano alcune delle sue opere d’arte sacra più prestigiose.
Domani, giovedì, la Chiesa di San Giuseppe entra nel cuore delle celebrazioni della settimana santa con un “giovedì santo” che diventa speciale e di intensa commozione per la comunità vibonese che prima di spostare l’attenzione sui riti del venerdì santo e successivi viene chiamata ad accogliere l’arrivo nella Casa di San Giuseppe di un capolavoro proveniente dalla martoriata e derelitta Ucraina.
Si tratta di un olio su tela di metri 2,20 x 160 che rappresenta l’agonia di Gesù, un brano del Vangelo secondo Luca in cui Gesù prega, in un podere noto come Getsemani, sul monte degli Ulivi e dopo la preghiera riceve forza da un Angelo. E' il primo evento della Passione vera e propria di Gesù.
Verrà esposto per tutta la giornata sull’altare della Chiesa per permetterne la venerazione.
E’ un antico sogno della stessa comunità di San Michele e San Giuseppe che si avvera e che il parroco Don Giuseppe La Torre, interpretando la silenziosa aspirazione di quei fedeli, ha fatto suo commissionandone l’opera, rivelatasi di enorme suggestione spirituale. Don Giuseppe La Torre ha anche provato, telefonicamente, ad avvertirlo che la consegna della tela, vista la situazione drammatica sul territorio ucraino, poteva essere anche rimandata invitandolo ad occuparsi della salvaguardia dei suoi cari. Ma gli ha risposto che “il suo cuore batteva anche per l’attesa dei fedeli di San Michele e San Giuseppe”.
Sta di fatto che qualche giorno fa un’agenzia dei trasporti ha bussato alla porta della Chiesa di San Giuseppe per consegnare la tela. “Con mio grande stupore misto a gioia – spiega, tra l’altro, Don Giuseppe La Torre – mi sono visto consegnare l’involucro con dentro l’opera di Yurij Kuku che ringrazio e che mi permette di chiedere una intensificazione della preghiera per i fratelli ucraini che vivono con lui e la sua famiglia il disastro bellico. Adesso invito la comunità Vibonese tutta ad ammirare e a raccogliersi in grande preghiera attorno al capolavoro di Yurij Kuku”.
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