Niente visite all’ambulatorio Otorinolaringoiatria dell’ospedale cittadino. Per una visita infatti bisogna andare a chilometri di distanza, in altri piccoli centri come Soverato o Sersale. Una situazione che dimostra come l’ospedale Giovanni Paolo II” fornisca sempre meno prestazioni e soprattutto risposte di salute alla popolazione lametina e dell’hinterland, che conta una popolazione di oltre 140mila persone. A tenere sempre acceso il faro sulle questione sanitarie è l’associazione “Malati cronici del lametino”, che punta il dito contro la politica e chi amministra la sanità. «Passa il tempo, cambiano i presidenti della Regione, cambiano i commissari ai quali è demandata la gestione e organizzazione della sanità calabrese - affermano dall’associazione - ma i pazienti continuano ad essere sballottati come pacchi postali in ogni dove». Disagi in ospedale, principalmente per la carenza di personale medico. Eppure l’Asp aveva la possibilità di assumere medici, infermieri e tecnici, per via della pandemia che ha sbloccato le assunzioni. Ma non lo ha fatto. Almeno per quello che poteva. Il che avrebbe significato una boccata d’ossigeno per il personale in servizio che è in carenza di organico, e di conseguenza anche migliori risposte sanitarie per la popolazione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro