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Ospedale di Vibo, nasce il gruppo degli “incazzati”. Medici pronti ad azioni eclatanti

Il primo passo: un confronto definitivo con il commissario dell’Asp. Clamorose proteste potrebbero scattare in mancanza di risposte

Soli, in un ospedale ormai in ginocchio, con il rischio di sbagliare sempre in agguato; con l'angoscia costante che qualcosa di grave potrebbe succedere da un momento all’altro. I medici dello Jazzolino sono allo stremo. Le loro richieste di aiuto che nel corso degli anni si sono rinnovate sono rimaste inascoltate. Ma ora al danno si aggiunge anche la beffa, perché in molti casi sono costretti anche a subire minacce, intimidazioni, aggressioni; l'utenza molto spesso individua nel personale sanitario in generale, e nei medici dello Jazzolino in particolare, il vero nemico dell’ospedale.

Una situazione drammatica che potrebbe esplodere da un giorno all’altro. I medici da qualche settimana hanno messo in piedi un gruppo whatsapp (gli incazzati) per meglio coordinare iniziative “fuori dagli schemi”. Azioni eclatanti che potrebbero arrivare a sospendere alcuni servizi se non addirittura alle dimissioni di massa. Ma in ogni caso il primo passaggio, da quanto comincia a circolare in ospedale, è un faccia a faccia a porte chiuse con il commissario dell’Asp, Giuseppe Giuliano.

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